Nel 2009 la Corte popolare di Pechino ha processato e condannato alcuni intellettuali e giornalisti per aver partecipato alla stesura e alla diffusione di Carta 08, un manifesto civile volto a promuovere importanti riforme politiche e a sostenere la causa della difesa dei diritti umani. Un anno dopo l'ispiratore e primo firmatario del documento, Liu Xiaobo, è stato insignito del premio Nobel per la pace, ma non ha potuto ritirarlo perché rinchiuso in prigione, dove dovrà rimanere per altri dieci anni. Il suo nome e l'immagine della sedia vuota nella sala della premiazione di Oslo hanno fatto il giro del mondo.
giovedì 29 dicembre 2011
MONOLOGHI DEL GIORNO DEL GIUDIZIO di LIU Xiaobo
mercoledì 28 dicembre 2011
SE NON È AMORE VERO ALLORA È SPAZZATURA
Xiao Ding è un uomo fortunato: è giovane, bello, vive a Nanchino in un appartamento di cui è proprietario e fa lo scrittore, un mestiere che gli offre libertà e prestigio. È desiderato dalle donne e invidiato dagli amici impiegati. Ma qualcosa non va, fortuna e libertà hanno su di lui un effetto negativo e Xiao Ding si trova a trascorrere le giornate all'insegna dell'immobilità e dell'inettitudine, senza produrre una sola riga, senza agire, senza provare sentimenti e senza instaurare relazioni. Mentre un anno trascorre frenetico nella metropoli sempre più ricca e congestionata, Ding preferisce rimanere immobile e posare il suo sguardo ironico sugli esseri umani che lo circondano: dal padre ossessivamente dedito al lavoro e alla cura di sé, alla fidanzata Xiao Chu con cui non riesce a comunicare, alle coppie di amici che, al contrario di lui, sono vitali e attivi.
martedì 27 dicembre 2011
Il transculturalismo di Murakami Haruki
di: Claudio Asciuti
Quando le attese (e le aspettative) sul nuovo romanzo di Murakami Haruki (foto), classe 1949 e possibile candidato al Nobel, si fecero più strette, si cominciò a parlare dell’opera come il suo capolavoro: il leggendario scrittore giapponese che fece scrivere a Oe Kenzaburo, Nobel nel 1994, parole di fuoco sulla sua scrittura da anni incrociava un successo editoriale di seguito all’altro, e non a discapito della qualità.
D’altronde Oe nella forma di intellettuale tutto d’un pezzo, che aveva traversato il dopoguerra e il Giappone della rinascita, sottolineava come la grande scrittura giapponese avesse concluso agli inizi del Settanta con la morte di Mishima, da “destra” e con la scuola del dopoguerra,
D’altronde Oe nella forma di intellettuale tutto d’un pezzo, che aveva traversato il dopoguerra e il Giappone della rinascita, sottolineava come la grande scrittura giapponese avesse concluso agli inizi del Settanta con la morte di Mishima, da “destra” e con la scuola del dopoguerra,
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mercoledì 21 dicembre 2011
Sherlock a Shangai
Chen Xiaoqing
Sherlock a Shangai
Giallo
Sei avvincenti racconti polizieschi del Conan Doyle cineseNella Cina Repubblicana degli anni ‘20, in una Shanghai detta “la Parigi d’Oriente”...
Traduzione dall’inglese di Adriana Crespi
martedì 20 dicembre 2011
L'adorato Kim Chong-il
Biografia ufficiale del leader nordcoreano
Finestra sull'ultimo bastione della guerra fredda, la biografia ufficiale del leader nordcoreano Kim Chong-il esalta il mito di colui che guida sullo scacchiere internazionale il paese più isolato del mondo.
Scritti di Rosella Ideo e Maurizio Riotto
Traduzione dal coreano di Andrea De Benedittis
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domenica 18 dicembre 2011
"Shanghai Baby" di Zhou Weihui
Da Shanghai, città multirazziale percorsa da nuovi fermenti, simbolo della Cina che cambia, arriva questo libro che si è affermato come un caso letterario clamoroso. Ha entusiasmato migliaia di giovani cinesi che vi si sono riconosciuti e lo hanno letto in massa, scaricandolo da Internet quando le autorità di Pechino lo hanno messo al bando per il suo contenuto scabroso.
Shanghai Baby racconta di Coco, venticinquenne ambiziosa e inquieta, ex giornalista e scrittrice, cameriera in un bar di Shanghai. Coco ama Tiantian, un ragazzo alto e bello, ma impotente e dedito all’eroina. Al tempo stesso ha un sogno: scrivere il romanzo che dovrebbe renderla celebre. Un giorno conosce Mark, un uomo d’affari tedesco, sposato. E non esita a intrecciare con lui una rovente storia di sesso e a tradire Tiantian pur continuando ad amarlo perdutamente, con intensità disperata.
Amore e sesso nella Cina consumista
In «Shanghai Baby» Zhou Weihui ha raccontato i nuovi costumi dei giovani asiatici Amore e sesso nella Cina consumista.
«I giovani cinesi di Shanghai bevono Coca Cola, fanno l' amore, pensano alla carriera e vogliono diventare ricchi. Di politica si interessano poco o niente - dice Zhou Weihui, dosando con perfetto tempismo piccoli sorrisi pieni di garbo -. Dal punto di vista culturale, a partire dal 1949, nel nostro paese non si è più prodotto nulla di veramente importante. Tanto che, per quanto mi concerne, finisco spesso col rifugiarmi nella lettura dei classici. Come me, si comportano molti altri giovani. Quando parlo d' una produzione mediocre può credermi, so quello che dico. Ho fatto studi specialistici, sono laureata in letteratura cinese all' università di Fudan» spiega Zhou Weihui, precisando come a Shanghai adesso si ascolti molta musica e circolino molti libri provenienti dai paesi occidentali.
«I giovani cinesi di Shanghai bevono Coca Cola, fanno l' amore, pensano alla carriera e vogliono diventare ricchi. Di politica si interessano poco o niente - dice Zhou Weihui, dosando con perfetto tempismo piccoli sorrisi pieni di garbo -. Dal punto di vista culturale, a partire dal 1949, nel nostro paese non si è più prodotto nulla di veramente importante. Tanto che, per quanto mi concerne, finisco spesso col rifugiarmi nella lettura dei classici. Come me, si comportano molti altri giovani. Quando parlo d' una produzione mediocre può credermi, so quello che dico. Ho fatto studi specialistici, sono laureata in letteratura cinese all' università di Fudan» spiega Zhou Weihui, precisando come a Shanghai adesso si ascolti molta musica e circolino molti libri provenienti dai paesi occidentali.
venerdì 16 dicembre 2011
Reportage dall'universo femminile giapponese
Julie Rovéro-Carrez
e Raphaëlle Choël
Tokyo sisters
Reportage dall'universo femminile giapponese
Un po’ geishe, un po’ bad girls: viaggio nell’universo femminile giapponese“L’immagine della donna modesta e riservata che vive all’ombra del marito [...] ha fatto il suo tempo. Noi giapponesi siamo ancorate ai valori tradizionali, ma con un fortissimo desiderio di vivere in un’epoca ove tutto è possibile. Che dilemma!” dalla prefazione di Y. Matsumoto
Traduzione di Giusi Valent
giovedì 15 dicembre 2011
INTERVISTA A MO YAN

“Una storiografia dal basso” – lo scrittore di “Sorgo Rosso”
Milano, 23 lug.- «Il problema più grande della Cina di oggi sono le differenze di ricchezza. Ai tempi di Mao eravamo tutti uguali. Dagli anni Ottanta in poi, invece, la distanza tra le persone è andata aumentando. Oggi ci sono cinesi che vanno in giro con orologi da decine di migliaia di dollari a bordo di auto di lusso e altri che sono invece poverissimi. Non c’è più equità e questo sta sollevando lo scontento delle persone. Su internet si leggono molti commenti contrari al governo».
martedì 13 dicembre 2011
Più Holmes per tutti Cinico, geloso, gay e giapponese
Si moltiplicano le fantasiose riletture del detective più famoso del mondo e tutte lasciano nell’ombra la tradizione

In fondo, il detective non è che un «tecnico». Come l’idraulico, l’elettricista e il ministro, lo chiamano quando c’è qualcosa che non funziona. Ma lui, per quanto s’impegni, non può, diversamente da tutti gli altri tecnici (quasi tutti, in verità...) tornare ab ovo: si limita a spiegare chi, come, dove, quando e perché ha fatto la frittata.
domenica 11 dicembre 2011
L’amore immaginario di Murakami / 2
Lo scrittore nipponico ha consegnato al grande pubblico un’opera colossale, che divide, perché racconta i sentimenti senza risparmiarsi (e senza risparmiare fatica al lettore)
PERCHE' MI PIACE. E' UN CAPOLAVORO DI ERRORI UMANI, UN VIAGGIO PSICHICO IRRINUNCIABILE

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Haruki Murakami
L’amore immaginario di Murakami / 1
Lo scrittore nipponico ha consegnato al grande pubblico un’opera colossale, che divide, perché racconta i sentimenti senza risparmiarsi (e senza risparmiare fatica al lettore)
PERCHE' NON MI PIACE. IL ROMANZO ABNORME E INCREDIBILE DI UN AUTORE ODIOSAMENTE FURBO
I due eroi del romanzo-bino di Murakami Haruki, 1Q84, più volte s’imbattono nella Sinfonietta di Leós Janacek. Beninteso, ognuno per conto suo. Le strade di Aomame e di Tengo corrono parallele, sono rette che nella realtà mai s’incontreranno ma potrebbero incontrarsi nell’infinito, ovvero nel seguito del romanzo (fiume). Certo, c’è da mettersi d’accordo su cosa può nascondere questa parola ineffabile, infinito. Aomame e Tengo vivono a Tokio, nel 1984, l’anno fatale di Orwell. Questo, solo in teoria. I due invero sono in un altro mondo, in un anno simile, parallelo anch’esso (al primo), o simultaneo o, teste Carl Gustav Jung, sincronico.
sabato 10 dicembre 2011
DETECTIVE HANSHICHI. I misteri della città di Edo (Okamoto Kidō)
Okamoto Kidō
DETECTIVE HANSHICHI. I misteri della città di Edo
(vol. 1, traduzione di Pietro Ferrari)
Nell’antica città Edo, la Tokyo feudale dello shogunato Tokugawa, il detective Hanshichi indaga su crimini e fatti inconsueti: il fantasma di una donna affogata tormenta una giovane signora; un attore muore sul palcoscenico in una versione troppo realistica di un classico del teatro kabuki; due loschi samurai ordiscono una vendetta; una campana anti-incendi suona inspiegabilmente notte dopo notte; una danzatrice giace morta sul suo tatami, la gola stretta da un serpentello...
Il rude e ironico Hanshichi conduce le sue ricerche con profondo realismo e sottile intuito, sfatando credenze e superstizioni ancora fortemente radicate nelle persone del suo tempo.
DETECTIVE HANSHICHI. I misteri della città di Edo
(vol. 1, traduzione di Pietro Ferrari)
Nell’antica città Edo, la Tokyo feudale dello shogunato Tokugawa, il detective Hanshichi indaga su crimini e fatti inconsueti: il fantasma di una donna affogata tormenta una giovane signora; un attore muore sul palcoscenico in una versione troppo realistica di un classico del teatro kabuki; due loschi samurai ordiscono una vendetta; una campana anti-incendi suona inspiegabilmente notte dopo notte; una danzatrice giace morta sul suo tatami, la gola stretta da un serpentello...
Il rude e ironico Hanshichi conduce le sue ricerche con profondo realismo e sottile intuito, sfatando credenze e superstizioni ancora fortemente radicate nelle persone del suo tempo.
martedì 6 dicembre 2011
Come sono diventato Haruki Murakami
"Ho rischiato e sono sopravvissuto". I genitori lo volevano impiegato alla Mitsubishi. Lui si è sposato giovanissimo, ha aperto un bar jazz e si è messo a scrivere. Ora, in occasione del suo nuovo romanzo 1Q84, si racconta.
di Emma Brockes, 05/12/2011
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domenica 4 dicembre 2011
L'interprete (Suki Kim)
Suzi Park ha 29 anni, origini coreane, e lavora come interprete per il tribunale di New York. Durante un processo viene a conoscenza di un dettaglio sulla sua famiglia che, ben presto, le cambierà per sempre la vita: cinque anni prima i genitori di Suzi erano stati brutalmente assassinati in un'apparente tentativo di rapina nel loro negozio di frutta e verdura, nel Queens. O almeno questo è quello che lei aveva sempre creduto. Ma ora un nuovo indizio la mette sulle tracce di un'altra sconvolgente verità, in cui è invischiata anche la sorella Grace, misteriosamente scomparsa: i genitori delle due ragazze, in realtà, sono stati uccisi per vendetta. Ma da chi?
sabato 3 dicembre 2011
1Q84 - Colonna Sonora
Grazie a Lazyproduction che sulla pagina di Haruki Murakami di Anobii ha postato questi link ora è possibile ascoltare la colonna sonora di 1Q84!
giovedì 1 dicembre 2011
Il cinema coreano contemporaneo
Hyangjin Lee
Il cinema coreano contemporaneo
Identità, cultura e politica
O barra O Edizioni
Unico studio approfondito sulla cinematografia della Corea del Sud e della Corea del Nord, fa emergere le radici comuni di un paese ancora politicamente diviso. una rassegna completa, un viaggio affascinante alla scoperta di una produzione che spicca nel panorama mondiale del cinema.
domenica 27 novembre 2011
COM'E' CRUDELE IL GIAPPONE RACCONTATO DAI GIAPPONESI
venerdì 25 novembre 2011
Haruki Murakami e le peggiori scene di sesso
Stephen King e Haruki Murakami, chi oserebbe mai toccare questi due mostri sacri? La risposta porta il nome di Literary Review, rivista anglosassone che ha inserito i due scrittori tra i dodici candidati per il Bad Sex Award, il “prestigioso” riconoscimento che incorona ogni anno le peggiori scene di sesso in ambito letterario.
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sabato 19 novembre 2011
CONFESSIONE - Kanae Minato
La figlia dell’insegnante di scienze aveva quattro anni quando, un mese prima della fine dell’anno scolastico alla scuola media S, in una cittadina del Giappone, è stata trovata morta nella piscina dell’istituto. A causa di quello che tutti hanno ritenuto un incidente, la madre ha deciso di abbandonare per sempre il suo lavoro. Ma al termine dell’ultimo giorno di scuola, alla classe che ascolta immobile giunge il glaciale annuncio: lí nella I B, presenti in aula, ci sono due assassini. Freddamente, quasi scientificamente definendoli A e B, la professoressa rende identificabili ai compagni i due ragazzi e rivela la sua scoperta di come essi abbiano premeditato e compiuto l’omicidio di una bambina indifesa. Inoltre, con altrettanta freddezza, l’insegnante comunica la sua decisione: non ha intenzione di denunciare i due assassini alla polizia.
mercoledì 16 novembre 2011
Mian Mian: la scrittrice ribelle dalla Cina
L' INTERVISTA
Mian Mian, giovane scrittrice e regina delle notti di Shanghai, ha radunato centinaia di ragazzi in due feste: «Non arrendiamoci»
«I miei rave party per sfidare la paura del male»
Controcorrente: «La vita notturna qui in Cina è morta e sepolta. Tutti hanno paura della Sars. Io però non mi arrendo e vado avanti». Spericolata: «Ho appena organizzato due megafeste, due raduni rave. Uno a Shanghai, un altro vicino a Pechino, sotto la Grande Muraglia. C' erano molti giovani: almeno un migliaio. Abbiamo ballato e cantato. Tutti insieme. Fantastico».
Mian Mian è universalmente riconosciuta, in Cina, come la «regina della notte». Nata a Shanghai nel 1970, capofila di una nuova generazione di scrittori, ha raccontato nei suoi libri le avventure della «gioventù bruciata» cinese. Nelle sue pagine si parla di ventenni spaesati alla ricerca di una possibile via di fuga all' autoritarismo dominante, dopo l' ondata repressiva seguita alla rivolta di piazza Tien an men (1989).
Il tutto in maniera spesso autolesionista e, comunque, nel segno di un individualismo impossibile, cercando soccorso nell' alcol, nella droga ma soprattutto nella musica rock. Ed è proprio lo stordimento delle note a tutto volume di una festa rave la ricetta suggerita dalla giovane scrittrice per sfuggire alla paura della polmonite atipica che sta cambiando la faccia delle maggiori città della Cina popolare.
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domenica 13 novembre 2011
Murakami nel mondo
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giovedì 10 novembre 2011
I piccoli fratelli ci guardano e sono peggiori del grande
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martedì 8 novembre 2011
1Q84 (Haruki Murakami) - Rassegna stampa internazionale
Da oggi disponibile in libreria l'atteso libro di Haruki Murakami: 1Q84
domenica 6 novembre 2011
Haruki MURAKAMI: intervista (Repubblica, 5 nov 2011)
«Accumulando dati che non sono reali è possibile costruire un mondo che appare più realistico di quello esistente. In altre parole, è possibile costruire un mondo irreale che ci mostra la realtà in modo ancora più realistico. Questa è la cosa, una delle cose, che voglio fare nei miei romanzi».
Forse è questo sistema di pensiero binario postulato a inizio intervista che spiega perché si sa poco della vita reale, chiamiamola "vita A", di Murakami Haruki. E molto di più di quella, chiamiamola "vita non A", immaginaria. Dalla sua casa nei sobborghi di Tokyo, dove il più popolare scrittore giapponese - 62 anni, amato fino alla venerazione da milioni di lettori in tutto il mondo e da anni in odore di Nobel - vive con la moglie con la quale ha appena festeggiato i quarant' anni di matrimonio, della "vita A" affiorano le seguenti cose: che scrive in molti posti, ma preferisce a casa.
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Intervista
venerdì 4 novembre 2011
Tokyo Soup - Ryu Murakami
Consiglio di lettura per il fine settimana:
"Tokyo Soup" di Ryu Murakami (2007 - Mondadori)
Siamo a Tokyo, la metropoli che riesce a fare a meno di Cristo e Maometto. Luci al neon, metropolitane, rotaie infinite, barboni, edifici abbandonati. Liceali trafitte dalla solitudine che si svendono in peep show e lingerie pub, donne che sono solo un numero, tristi androidi inghiottite dal sesso a pagamento e dal consumismo frenetico. Due figure maschili, Kenji e Frank, simboli di due nazioni a confronto, il Giappone e l’America. Kenji accompagna Frank nei meandri proibiti di una Tokyo decadente, nei suoi profumi di tradizioni antiche, sakè e zuppe di miso.
lunedì 31 ottobre 2011
PREMIO BANCARELLA DELLA CUCINA: Il ristorante dell'amore ritrovato (di Ito Ogawa)

Una concubina ritrova la gioia di vivere, una ragazza conquista finalmente il cuore dell'amato, una coppia gay in fuga vive una luna di miele, un uomo scontroso e burbero si trasforma in un gentiluomo...
Dove? Al Lumachino, il ristorante dell'amore ritrovato, dove si possono gustare prelibatezze che fanno bene al cuore.
Ringo, una ragazza che lavora nelle cucine di un ristorante turco di Tokyo, rientra una sera a casa con l'intenzione di preparare una cena succulenta per il suo fidanzato col quale convive da un po'. Con suo sommo sgomento, però, scopre che l'appartamento è completamente vuoto.
domenica 30 ottobre 2011
Pronto soccorso yakuza
Gli uomini della mafia giapponese sono stati i primi ad aiutare la popolazione colpita dallo tsunami. Mettendo le mani sul business della ricostruzione.
Di Jake Adelstein, Asia Literary Review
Di Jake Adelstein, Asia Literary Review
mercoledì 26 ottobre 2011
Miyuki Miyabe - Il passato di Shoko (Fanucci, 2009)
Un mystery serrato e asciutto che sotto la patina procedurale classica nasconde una visione cupa e maestosa della società giapponese del dopo bolla economica. Il protagonista nominale è Honma Shunsuke, detective calmo e ormai disilluso dal passare del tempo, ma il reale centro nevralgico dell'intreccio è Shoko, la donna che un nipote gli chiede di rintracciare, perché scomparsa da tempo. Shoko è una presenza eterea, sfuggente, che non compare praticamente mai direttamente in scena, ma la cui aura infonde tutto il romanzo, con effetto destabilizzante e rivelatore dell'architettura di illusioni su cui si regge il meccanismo economico giapponese degli anni '80.
sabato 22 ottobre 2011
Intervista alla scrittrice coreana Kyung-Sook Shin
La scrittrice coreana ci parla del nuovo libro "Prenditi cura di lei", una toccante storia di legami familiari
Un timido sorriso ammorbidisce ancor di più i dolci lineamenti del suo viso, che fanno da cornice a due piccoli occhi neri visibilmente stanchi per il fuso orario non ancora smaltito. Ci incontriamo nel fresco giardino interno dell'Hotel Manin, al riparo dalla calda arsura milanese che in questi giorni rende faticoso persino respirare. Seduta su una comoda poltrona di vimini, l’autrice coreana Kyung-Sook Shin mi racconta il suo ultimo romanzo, Prenditi cura di lei (Neri Pozza, Euro 16,50). Una commovente storia familiare che descrive la scomparsa dell'anziana Park So-nyo e la sua disperata ricerca da parte dei figli e del marito, divorati dal rimorso per non aver mai amato proprio lei, che invece si era sempre e solo dedicata a loro fino ad annullarsi.
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Intervista
domenica 16 ottobre 2011
Intervista inedita ad Haruki Murakami (The Guardian - 14 Ottobre 2011)
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Intervista
venerdì 14 ottobre 2011
Intervista a Qiu Xiaolong
Alcuni approfondimenti sul genere poliziesco in Cina e un'intervista all'autore di "La misteriosa morte della compagna Guan", "Visto per Shanghai", "Quando il rosso è nero" e "Ratti rossi"

Dopo il compasso, la polvere da sparo, perfino gli ombrelli, la millenaria cultura cinese non poteva che sostenere di avere anche inventato un genere letterario, ovvero il giallo. Fin da tempi antichissimi il popolo cinese ha mostrato un fervido interesse per vicende a carattere legale-poliziesco. Già sotto il governo dei Qin, dinastia che unificò per prima il territorio cinese nel 221 a.C., compaiono i primi scritti che descrivono procedure legali; si tratta però ancora solo di elementi isolati, scarne descrizioni di carattere più che altro compilativo, forse a sostegno della politica legista perpetuata dai regnanti di questa dinastia. Le prime vere raccolte compaiono in epoche successive e diventeranno fonte inesauribile per novelle vere e proprie raccontate dai cantastorie di epoca Song (960-1279).
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giovedì 13 ottobre 2011
Intervista (in inglese) ad Haruki Murakami (1Q84)
In attesa dell'ultima opera di Haruki Murakami (1Q84), una sua recente intervista in lingua inglese apparsa sulla rivista THE NEW YORKER.
The author of this week’s story, “Town of Cats,” chats with the magazine’s fiction editor.
The story “Town of Cats” is excerpted from your three-part novel, “1Q84” (which will be published by Knopf in the U.S. and Harvill Secker in the U.K. in late October. In the book, Tengo is one of two main characters who pass between two distinct worlds, one of which has supernatural elements. But this story deals mainly with the real world—and the relationship between a boy and the man who raises him. Was this portrait of Tengo’s background—the disappearance of his mother, the difficult relationship with his father—part of your conception of the book and the character from the beginning?
Posted by Deborah Treisman

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lunedì 10 ottobre 2011
Le figlie perdute della Cina
La giornalista e scrittrice Xinran racconta il dramma di un Paese che, per lungo tempo, ha costretto le madri a separarsi dalle loro bambine
«Cos’è l’amore materno? Cos’è normale? Lei è mai stata in quei villaggi? Ha visto che vita miserevole fanno le bambine? È solo una fortuna se sopravvivono! Se queste bambine possono andare a vivere in famiglie occidentali ed essere felici, è molto meglio così». Lo sfogo di una donna cinese, costretta a separarsi da sua figlia, risuona nella sua ascoltatrice, la giornalista e scrittrice Xinran, come un dolore conosciuto.
«Cos’è l’amore materno? Cos’è normale? Lei è mai stata in quei villaggi? Ha visto che vita miserevole fanno le bambine? È solo una fortuna se sopravvivono! Se queste bambine possono andare a vivere in famiglie occidentali ed essere felici, è molto meglio così». Lo sfogo di una donna cinese, costretta a separarsi da sua figlia, risuona nella sua ascoltatrice, la giornalista e scrittrice Xinran, come un dolore conosciuto.
domenica 9 ottobre 2011
In arrivo il nuovo libro di Natsuo Kirino: Storia di una crudeltà
Koumi Narumi, trentacinquenne scrittrice in piena crisi creativa, fa perdere le tracce di sé lasciando al marito il suo ultimo dattiloscritto, intitolato Storia di una crudeltà. Il romanzo, che il marito invia all’editore insieme a una lettera, racconta il terribile caso di cui la scrittrice è stata protagonista da bambina: rapita da un operaio semianalfabeta all’età di dieci anni, è stata da questi segregata in casa sua per circa un anno, diventando la sua inseparabile «compagna» in un rapporto agghiacciante e complesso segnato dal comportamento maniacale del rapitore. Di giorno, l’operaio Abekawa Kenji era un uomo meschino e spietato che sottoponeva la piccola a numerosi maltrattamenti; di notte, era buono e gentile e trattava la bambina come un’amica preziosa.
Tokyo Vice, l'anima nera del Sol Levante
Incontro con Jake Adelstein, il giornalista americano che si è immerso nel mondo della yakuza, la mafia giapponese, e ora la svela in un libro
ILARIA MARIA SALA
TOKYOL’ entusiasmo con cui Jake Adelstein, l’autore di Tokio Vice (da poco tradotto per Einaudi), parla di yakuza , la mafia giapponese, è quasi contagioso. La prima cosa che fa accogliendo un visitatore in casa, a Tokyo, è di mostrare gli scaffali della libreria traboccanti di volumi sull’argomento: «Questi sono manga sulla yakuza», spiega, sfogliando libri di fumetti in bianco e nero che raccontano storie spesso semi-vere. «Qui ci sono i libri di diritto e criminologia, qui i romanzi yakuza e le autobiografie di gangster, piuttosto romanzate. Qui invece ci sono le riviste e le fanzine sulla yakuza», dice, aggiungendo che queste ultime sono acquistabili «da qualunque rivenditore di giornali, non sono pubblicazioni di nicchia».
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